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Suturatrice CPH34 HV (High Volume): Una nuova tecnologia per la cura delle emorroidi

Il Prof. Giuliano Reboa ha recentemente ideato una suturatrice di nuova concezione per la chirurgia trans-anale stapler-assistita, la CPH34 HV (High Volume), prodotta dalla Frankenman Ltd. che rappresenta un importante progresso tecnologico, destinato a rivoluzionare le tecniche chirurgiche correntemente adottate nel moderno trattamento delle emorroidi e dei disturbi di ostruita defecazione.

Di fatto, nel campo specifico della malattia emorroidaria, la mucoprolassectomia (Stapled Haemorrhoidopexy, Stapled Anopexy) si è costantemente dimostrata superiore all’emorroidectomia tradizionale (sia essa con tecnica chirurgica aperta, chiusa, con radiofrequenze, laser, etc.) in termini di riduzione della complicanze peri- e postoperatorie, del dolore postoperatorio, più precoce recupero delle funzioni evacuative oltre che delle ordinarie attività quotidiane e lavorative, incidendo sensibilmente sul livello di soddisfazione dei pazienti (Jayaraman S, Colquhoun PH, Malthaner R: Stapled versus conventional surgery for haemorrhoids. Cochrane Library 2, 2009; Reboa G, Gipponi M, Testa T, et al: Controlled digital stretching nella prevenzione del dolore post-evacuativo in pazienti sottoposti a muco-prolassectomia sec. Longo: studio pilota. Osp. Italia Chir 2009; 15: 189-94).

Ciò nonostante, questo intervento è ancora gravato da una percentuale di recidive un pò più elevato rispetto all’emorroidectomia tradizionale (5-8% versus 2-3%), soprattutto nei pazienti osservati nel lungo periodo ed affetti da malattia emorroidaria associata ad un grosso prolasso rettale interno. Questa maggior frequenza di recidiva dipende, essenzialmente, dall’incompleta asportazione del prolasso rettale associato alle emorroidi, con un rischio di malattia residua/recidiva nell’ordine del 20-30%; ciò, tuttavia, non significa il fallimento concettuale della metodica ma dipende, essenzialmente, dai limiti di resecabilità imposti dalla maggior parte delle suturatrici fino ad oggi disponibili sul mercato.

Per aggirare questo limite, di tipo squisitamente tecnico-strumentale, è stata inizialmente valutata l’efficacia di un intervento chirurgico un po’ più aggressivo, la cosiddetta STARR (Stapled Trans-Anal Rectal Resection) per le emorroidi che, a differenza della Stapled Anopexy, comporta l’utilizzo di due suturatrici per asportare due semilune di parete rettale, in altri termini una sorta di escamotage chirurgico per aggirare il limite tecnico delle attuali suturatrici. In effetti, grazie alla STARR, la recidiva emorroidaria è stata significativamente ridotta proprio in quei pazienti portatori di grosso prolasso interno, destinati in un caso su tre ad una recidiva emorroidaria dopo Stapled Anopexy tradizionale (Boccasanta P, Venturi M, Roviaro G: Stapled transanal rectal resection versus stapled anopexy in the cure of hemorrhoids associated with rectal prolapse. A randomized controlled trial. Int J Colorectal Dis 22: 245-51, 2007; Naldini G, Martellucci J, Talento P, Caviglia A, Moraldi L, Rossi M: New approach to large haemorrhoidal prolapse: double stapled haemorrhoidopexy. Int J Colorectal Dis 24: 1383-7, 2009).

L’intervento è, tuttavia, relativamente più complesso, comporta talora maggiori complicanze soprattutto in mani poco esperte ma, soprattutto, potrebbe essere del tutto evitabile disponendo di suturatrici più adeguate. Proprio per queste ragioni, nella nostra recente esperienza chirurgica abbiamo avviato una serie di studi sperimentali per verificare l’efficacia e la sicurezza di suturatrici, per così dire, più capienti, tali quindi da garantire la radicalità dell’asportazione del prolasso rettale proprio per ridurre il rischio di recidiva emorroidaria.

In effetti, i risultati ottenuti ci consentono di affermare che, grazie alla nuova suturatrice per chirurgia trans-anale CPH34 HV, è possibile asportare dal 17% al 34% in più di tessuto rispetto alle suturatrici tradizionali (Reboa G, Gipponi M, Testa T, Lantieri F: Technological improvements in the treatment of haemorrhoids and obstructed defecation syndrome. In Vivo 25: 129-36, 2011). Inoltre, uno studio sperimentale appena concluso ed in fase di pubblicazione, ha dimostrato l’assoluta sicurezza derivante dall’uso di questa suturatrice, nonostante la sua maggior capacità di volume asportato VEDI VIDEO. Su questa base, è stata avviata la commercializzazione della CPH34 HV che sarà disponibile presso una serie di Centri di Eccellenza specializzati nella Chirurgia Trans-Anale Stapler-Assistita tra cui la Casa di Cura San Camillo di Forte dei Marmi, dove il Prof. Reboa esegue correntemente questo tipo di interventi (VEDI MAPPA).

Grazie quindi a questa grande innovazione, è di fatto possibile ridurre drasticamente la percentuale di recidive dopo Stapled Anopexy, garantendo non solo un decorso postoperatorio immediato pressoché indolore ed una più precoce riabilitazione del paziente ma, anche, una percentuale di recidive assai contenuta, e del tutto sovrapponibile a quella dopo emorroidectomia tradizionale.


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